Se si tratta di estendere una partizione e non di ridurla, e se la risorsa si trova su un volume LVM, il ridimensionamento di una partizione DRBD è abbastanza semplice.
La prima cosa da fare è estendere il disco sottostante, su entrambi i nodi:
<code>lvextend -L +20G /dev/volgroup/drbd0</code>
Una volta fatto questo, come dice la guida ufficiale, è sufficiente lanciare (supponendo che la risorsa si chiami drbd0):
<code>drbdadm resize drbd0</code>
Possiamo quindi passare all’estensione del filesystem, che nel caso di ext4 sarà:
<code>resize2fs /dev/drbd/by-res/drbd0</code>
Et voilà, il gioco è fatto.
Le condizioni per cui questa procedura funzioni sono che:
- le partizioni a cui si appoggia DRBD siano estese su tutti i nodi (o avremo un errore di spazio insufficiente);
- ci sia un solo nodo Primary;
- entrambi i nodi siano in stato Connected.
E’ possibile però rinunciare all’ultima condizione. Se, ad esempio, il cluster drbd non è mai stato connesso (e quindi l’unico nodo attivo è in WFConnection) si può dire al comando di resize di fidarsi di noi. Sostituiamo quindi il secondo comando sopra con:
<code>drbdadm — –assume-peer-has-space resize drbd0</code>
e saremo in grado di effettuare il resize di drbd anche se non in Connected.
In alternativa è possibile usare il metodo manuale offline spiegato sempre sulla guida.
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